venerdì 28 agosto 2015

ROCCO CHINNICI: SAVOCA ED I TANTI INTERVENUTI ALL'INCONTRO CON CATERINA, LA FIGLIA DEL MAGISTRATO


27 agosto 2015 - Fra le vittime di "cosa nostra", un magistrato palermitano che amava la propria Terra ma intendeva anche applicare la legge e così diede una svolta decisiva nella lotta alla mafia.
Rocco Chinnici fu ucciso il 29 luglio 1983 con una Fiat 126 verde imbottita con 75 kg di esplosivo davanti alla sua abitazione in via Pipitone Federico a Palermo.
In una occasione disse: "Parlare ai giovani, alla gente, raccontare chi sono e come si arrichiscono mafiosi [...] fa parte dei doveri di un giudice. Senza una nuova coscienza, noi, da soli, non ce la faremo mai".
Andava nelle scuole, il magistrato Chinnici, così fa oggi anche la figlia Caterina, parlamentare euopeo. Ma il padre andava anche nelle carceri a parlare ai detenuti autori di reati minori, per dare anche la sua disponibilità ad aiutarli a reinserirsi nella società e nel lavoro.
Un video sul maxischermo, ha fatto rivedere forse l'ultima intervista rilascitata da Rocco Chinnici.
Numeroso il pubblico intervento, tanti i sindaci presenti, (divesi gli interventi), fra questi, i primi cittadini di Casalvecchio, Castelmola, Sant'Alessio Siculo, solo per fare qualche esempio.
La lettura di due brani tratti dal libro.
A conclusione della serata, durante la quale era disponibile il libro scritto dalla figlia del magistrato sulla vita del padre, la disponibilità della stessa a tergo del suo accorato discorso, disponibilità chiaramente espressa in favore dei sindaci jonici tutti.
"Pochissimo il ricorso ai fondi europei da parte della Sicilia. E' invece una occasione per dare sviluppo all'intero territorio".
Giovanni Bonarrigo