venerdì 23 ottobre 2015

Caffè D'Arte, 2a giornata (23 ottobre 2015) STASERA, LE DOMANDE LE HANNO FATTE A ME



Sebbene io non sia più un ragazzino alle prime armi, non so comunque esprimere la mia emozione per l'essere stato chiamato pure io stasera al microfono per la mini intervista di rito da Antonello Bruno​ e Melina Patanè​ durante la serata del Caffè Letterario. Per contro, mi rammarico per la magra figura fatta.
Impacciato come al solito quando mi trovo con un microfono in mano (raramente, per fortuna), ho cercato di rispondere infine alla domanda di Antonello, che è stata all'incirca: "come coniughi la tua attività giornalistica con quella di poeta?".
In effetti, - ho detto - sono nato essenzialmente disegnatore, il mio primo interesse è stato verso l'arte e la storia, nonchè la storia di Sicilia, solo molto tempo dopo, chiamato da amici nel cimentarmi nell'arte della poesia, ho cercato di esprimere più che altro emozioni vissute, scavando dentro me stesso. Cosa non facile, credimi".
Al giornalismo, ci sono arrivato per strade differenti, presto spinto dall'entusiasmo di un amico, il quale, leggendo i miei scritti su un blog da me stesso creato, ha creduto di vedere in me un talento. Nasceva così Fogliodisicilia.it, (che non è il blog in cui mi state leggendo), ma un sito di informazioni, cronaca, sport, ma anche cultura e storia. Un sito che mi ha dato una certa visibilità nel vastissimo mondo che è il web, (un pur affollatissimo cosmo di concorrenza agguerrita ed esperta).
E chiaro che, rimangono molti anche coloro che incontrandomi anche nei luoghi di cultura mi chiedono chi sono per poi escalamare: "ma io in giro non l'ho mai vista".
Quindi, tornando al nocciolo della domanda: si, ho una doppia anima: quella che viaggia all'esterno per conoscere, per sapere, ed una che cerca dentro me stesso per conoscersi, viversi, rileggersi.
Devo però aggiungere, che la mia passione per la cultura, nel sentimento popolare ritengo occupi non più che una nicchia, seppur di grande importanza, rispetto a quella che è la domanda sull'informazione. Ed è per questo che il successo del nostro sito, seppure tutt'altro che trascurabile, avendo abbracciato un certo linguaggio ed un certo settore, non è stato pari alle più rosee nostre aspettative.
In effetti, la gente, invasa dalla moda U.S.A. cerca soprattutto lo scoop sul web come lo cerca in genere sui media.
Comunque, proprio stasera, al Caffè d'Arte, ho compreso, (pur dopo anni di studio, ricerca e confronti con gente più colta e preparata di me), di essere sostanzialmente sui nastri di partenza. Di essere ciòè un ignorante che oggi è al cospetto di poeti di vari livelli, di giovani di gran taleto e delle più diverse nazionalità, essi si rivolti verso un grande futuro.
E allora: dico brava Melina, Antonallo, grazie a coloro che hanno subito il mio raffazzonato discorso di stasera. Spero solo di aver saputo scrivere e di saper scrivere molto meglio di come mi esprimo a parole.

Giovanni BonarRIGO

sabato 10 ottobre 2015

CON L’ANIMO PULITO, LE PORTE SI APRONO



Santa Teresa di Riva (Messina). Solo due righe: così, ieri pomeriggio si è avviata la quarta stagione del “Caffè d’Arte, Il paese di fronte al mare”, dalla viva voce di Antonello Bruno in un’esplosione di toni entusiastici nell’esprimere la soddisfazione per quanto fatto sin ora.
Dopo le presentazioni, le parole di Melina Patanè, nonchè presidente, hanno dato chiaramente l’idea di come il cammino di questi quattro anni vissuti accanto ai giovani ed ai loro talenti, oltre a ringiovanire il profondo dell’animo di chi magari giovane non lo è più, abbia già aperto nuove “porte” e nuove opportunità nel mondo della Cultura a questi ragazzi.
Gabriele Camelia, dopo i ringraziamenti di rito, scrutando fra il pubblico presente nella sala  esclama: “guardo con soddisfazione le ultime file piene di ragazzi”.
Ma, in prima fila, seduto fra il pubblico, c’è l’onnipresente Assessore Giovanni Bonfiglio, il quale viene chiamato da Melina per un breve intervento: “sono orgoglioso - dirà - di tutto quello che si sta facendo in questo paese. Abbiamo seminato e grazie a Dio stiamo raccogliendo”.
Ma presto è tempo di ascoltare questi giovani mentre si esprimono in esibizioni che emozioneranno e strapperanno scroscianti applausi fra il numeroso pubblico.
Simona Piccolo (soprano) viene da Fiumedinsi; Peppe Freni (baritono) da Furci; Marica Curcuruto (pianista, al 7° anno di conservatorio) figlia del (presente) maestro Curcuruto; Roberta Carnabuci (studia canto ed è al terzo anno di conservatorio) e Giovanna Sgroi, proveniente da Letojanni (canto), che ha studiato pianoforte.
Che dire del “duetto dei gatti”, che dire di quella espressività di volti, di quelle voci meravigliose.
Ebbene, fra quindici giorni ci sarà un nuovo appuntamento: si, con molta umiltà si è seminato ma ciò che conta è che qualcuno per primo ci abbia creduto, che altri si siano messi in coda sul cammino della fiducia, che abbiano fatto gruppo e così guardino a sempre maggiori traguardi.
10 Ottobre 2015
Giovanni Bonarrigo



domenica 4 ottobre 2015

CARMELO DURO HA DATO FISICAMENTE LA MANO DESTRA ALLA NAZIONE



Premetto innanzitutto che partito da casa innanzitutto per rendere omaggio ad un personaggio che ho stimato e stimo anche adesso che non c’è più,  - Carmelo Duro - non avevo in programma di proporre alcun articolo in merito agli interventi ed ai contenuti della serata, e tantomeno di scattare foto, ma solo di cogliere quelle belle e profonde emozioni che in effetti ho colto interiormente. Non aspettatevi dunque un grande articolo.

Sant’Alessio Siculo (Messina). Al tavolo del convegno ad inaugurare la serata, la presidente dell’Associazione Culturale Caffè Letterario “Il Paese di Fronte al Mare”, Melina Patanè, la quale ha introdotto i vari intervenuti.

Dal presidente dell’Unitrè di Santa Teresa di Riva, (Università delle tre età), il prof. Santino Albano, a Natale Caminiti, presidente dell’Associazione “Amici di Onofrio Zappalà”, il quale ha letto il suo personale messaggio dedicato a Duro, scritto che ha subito dopo consegnato in una busta alla moglie di Duro (presente fra il pubblico), unitamente ad un commosso abbraccio.

Antonello Bruno, vice presidente della stessa Associazione della Patanè, nonché profondo e sensibile poeta, ha letto, in un primo momento alcuni stralci, tratti dalle prefazioni di antichi libri firmate Carmelo Duro, ed in un secondo momento, ricordando la sua personale esperienza di amicizia con “il dottor Duro”, ma anche quanto Carmelo apprezzasse le sue doti di poeta ma ritenesse doverosa che questa si riallacciasse alla realtà, ha recitato una sua lirica dedicata appunto a Duro.
Filippo Brianni, Avvocato nonché valido scrittore, è anch’egli stato chiamato a ricordare le esperienze da lui vissute accanto a Carmelo.

Il sindaco di Sant’Alessio Siculo, Rosanna Fichera, ha poi voluto ricordare l’impegno politico-istituzionale che Carmelo Duro ha profuso con grinta durante la sua esistenza, le sue battaglie a favore della barriera soffolta, decenni prima che questa fosse realizzata, e non in ultimo le qualità di presentatore di manifestazioni che hanno certamente contribuito ad attirare un pubblico proveniente da ogni parte della Sicilia.

Fra gli altri interventi, voglio ricordare a me stesso, una frase che mi ha colpito: “Carmelo Duro era un uomo che aveva la padronanza della parola, prima ancora di essere un validissimo giornalista, scrittore e poeta, egli fu sempre innamorato del proprio paese. Sant’Alessio Siculo”.

E’ stato ricordato un giornale fortemente voluto da Duro in tempi ormai passati, “IL MALESSERE”. Un giornale di denuncia che non trattò solo di Sant’Alessio e che coinvolse, oltre a validi giornalisti di zona, anche diversi giovani dell’epoca.

Nuovamente, voglio ricordare una frase che rivela quanto quest’uomo dal fare (si è detto) talvolta irruente, che non scendeva a patti con nessuno, ma uomo sempre sincero, diretto e che mai parlava dietro le spalle, sia rimasto nel cuore di tanta gente: “ognuno di noi si porta dentro un pezzettino di Carmelo”.

E’ stata applauditissima e certamente pregevole, proposta del dott. Carnabuci, ossia, di intestare una via od una piazza del paese a Carmelo. Ciò per contribuire a tramandare e trasmettere l’esempio di quest’uomo alle future generazioni.

Giovanni Bonarrigo
04 Ottobre 2015