Ma prima di
proseguire questo pezzo, una citazione storica: Wolfgang Goethe, nel suo
“Viaggio in Italia”, descrisse il paesaggio fiumedinisano, non tralasciando di notare il prezioso minerale
intravisto:: “Nel torrente si
rintracciano detriti di granito. I frutti gialli del solano ed i fiori rossi
dell’oleandro danno un tono vivace al paesaggio. Abbiamo attraversato
innumerevoli torrenti; uno, il più grande, il Nisi, porta l’onorevole titolo di
fiume. Questo fiume rotola a valle schisti micacei, come anche i torrenti
incontrati in seguito”. L’illustre scrittore tedesco si fermò a Fiumedinisi
insieme al suo amico pittore Knich, per riposarsi, il martedì 8 maggio 1787,
proveniente da Taormina ed in viaggio verso la città dello stretto. Venne
ospitato, per poche ore, nella villa di contrada Croce del barone Parisi e su
questo episodio scrisse: “Abbiamo goduto
la vista sino alla spiaggia dall’alto di un balconcino fra rose che
occhieggiavano e usignoli che cantavano. Sono rimasto a meditare”.
Ma torniamo
ad oggi: “Non è detto che in questa giornata avremmo avuto una sentenza
obiettiva, con gli evidenti crescenti condizionamenti ambientali”, dice De
Luca.
Mentre
l’ambiente si infuoca sempre di più anche sui social per l’assenza di De Luca
dal territorio dovuta al completamento delle attività difensive, dei giudici
dovranno stabilire se condannare od assolvere l’attuale sindaco di Santa
Tteresa di Riva.
Infatti,
oggi 7 Dicembre 2016, dopo oltre cinque anni di guerre giudiziarie, avrebbe
dovuto essere messa la parola fine alla lunga e complessa vicenda giudiziaria
dell’ex Onorevole De Luca, che ormai rischia di diventare più un caso politico.
È notorio
infatti che dal suo arresto, avvenuto il 27 Giugno 2011, eseguito durante i
lavori del Consiglio comunale verso le ore 22:00, De Luca ha dovuto affrontare
ben 16 procedimenti penali confluiti a loro volta in dei veri e propri macro
processi chiusi a suo favore con la più ampia formulazione d’innocenza perché
il fatto non sussiste.
C’è da dire,
che sicuramente a De Luca non è servito lo scontro frontale che volle
ingaggiare nei confronti della Procura della Repubblica di Messina nelle
persone dei Pubblici Ministeri procedenti e del Procuratore Capo Guido Lo
Forte, per mezzo di ben quattro roboanti e seguitissimi comizi dal tema “Nomi e
Cognomi” tenuti nelle piazze di Fiumedinisi, tra Marzo ed Aprile del 2012, e
messe più volte in onda su tutte le emittenti televisive della provincia di
Messina. La cosa avrà fatto saltare dalla sedia gli stessi giudici.
GLI EFFETTI DELLA SENTENZA SUL TERRITORIO
Ebbene, la
sentenza su De Luca non avrà immediati effetti soltanto su Santa Teresa di
Riva, dove ormai viene data più che certa la sua condanna e dunque la sua
decadenza da sindaco, con l’Avvocato Scarcella che, dopo il veto posto nel
Maggio 2007 dal parlamentare De Luca alla sua candidatura a sindaco
preferendogli Nino Bartolotta, ormai presenzia a tutte le inaugurazioni e
funerali perché si sente di diritto candidato a sindaco di Santa Teresa, causa
l’assenza forzate del sicuro condannato De Luca.
Anche a
Fiumedinsi, sarebbe tornato negli ultimi mesi nelle piazze il nemico storico di
Cateno De Luca, il già sindaco Gino Totaro, battuto platealmente nel 2003 e nel
e nel 2008 dal giovane Cateno. Potrebbe quindi tentare la scalata dopo il flop
di Francesco Repici del 2012, quando pare sia stato il principale firmatario
degli esposti, assieme allo stesso Totaro e ad altri consiglieri comunali di
opposizione.
Per non
parlare della città di Messina, dove la candidatura di De Luca a Sindaco la si
dava nei mesi scorsi sempre più per certa e con buone possibilità di successo,
ma offuscata nelle ultime settimane dall’aria di sicura condanna che proviene
dal Palazzo di Giustizia.
Anche sul
versante delle elezioni regionali, si dava per certa la sua candidatura, nella
speranza di molti elettori, la sua ripresa delle ormai storiche battaglie
contro la Casta dei burocrati regionali, i quali starebbero ancora piangendo la
riduzione dei loro stipendi a causa degli emendamenti presentati e fatti
approvare dall’allora Onorevole De Luca dopo giornate di interminabili
interventi dell’epoca, i quali sfiancarono l’intero Parlamento siciliano,
mentre di ciò si occupavano più volte le cronache nazionali.
I pronostici
in queste ore si sono sprecati, infatti non era facile fare pronostici in un
clima così delicato e infuocato che certamente lascerà comunque qualche dubbio
sulla obiettività della sentenza su De Luca, indipendentemente se si tratterà
di condanna od assoluzione.
TUTTO RINVIATO AL 7 FEBBRAIO 2017
L’ultimo
aggiornamento è che tutto è rinviato al 7 Febbraio 2017: De Luca rimane
sindaco. Una eventuale sentenza di condanna nella giornata di oggi, non solo
avrebbe messo immediatamente fuori gioco il sindaco di Santa Teresa di Riva con
la consequenziale decadenza, ma gli avrebbe impedito di candidarsi al
Parlamento Siciliano ed a quello Nazionale nelle scadenze dei prossimi diciotto
mesi coincidenti con l’ineleggibilità dello stesso De Luca quale effetto
accessorio.
Sarà alla
fine una condanna od assoluzione politica o una auspicabile assoluzione
giudiziaria? Il legittimo dubbio, dopo questo ulteriore rinvio, certamente
rimarrà! La pirandelliana storia, continua…
Giovanni
BonarRIGO - (07 Dicembre 2016)