sabato 30 gennaio 2016

QUANDO IL BARICENTRO DELL'AMICIZIA E DELLA STIMA SI SPOSTA DA UN PAESE ALL'ALTRO



Ieri, ho finalmente presentato il mio libro "Figlio di Sicilia". Questa sera voglio solo ringraziare (dopo averlo fatto a Santa Teresa di Riva al Caffè d'Arte, - alla presenza di un pubblico anche appositamente proveniente da Roccalumera, il mio paese), veramente tutti coloro che sono stati presenti, e fra questi (è giusto ricordarlo), l'amico nizzardo Carlo Gregorio, che oltre a scrivere la prefazione del romannzo è intervenuto a commentare al tavolo dei relatori con spunti di grande precisione);
Melina Patanè, la seppur febbricitante presidente, è stata profonda ed introspettiva nel saper da par suo raccontare più che i tratti del romanzo, la sua essenza e con essa quella dell'autore stesso, centrando l'obiettivo;
Antonello Bruno, che si è definito in primis meravigliato (si sarebbe infatti aspettato un libro di poesie, perchè in tale veste mi conosce), ed invece ha scoperto nel sottoscritto il narratore che sa scorporarsi non solo dai fatti ma persino da sè stesso, e comunque mai rinnega la semplicità che è la sua bandiera, anche quando racconta l'ordinarietà quotidiana ergendola a straordinarietà eroica;
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Saluto e ringrazio uno ad uno coloro che hanno voluto entrare in possesso della mia piccola opera letteraria stasera, (e perciò li invito a chiedermi l'amicizia su FB), e con essi Teresa Brancato (già amica, a cui faccio tanti auguri per le sue prossime pubblicazioni che sta già scrivendo), ma è stato un piacere incontrare anche Giovanna Ioppolo, Rita Grazia Corrini, Giuseppe Melita, Francesco Santisi, che certamente avranno gradito ascoltare dai relatori ciò che questo scrivente non sa e non vuole ripetere, perchè trattasi di frasi veramente meravigliose.
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Dulcis in fundo, un saluto va al maestro Agatino Scuderi, che ha ottimamente duettato con la giovanissima Rosy Villari, riscaldando una serata invernale, rendendola oltremodo interessante e calorosa.
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Giovanni BonarRIGO (29 Gennaio 2016)
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Non ho dimenticato Danilo Lo GiudiceGiovanni BonfiglioCateno De Luca, perchè è anche grazie a loro che ha potuto avere luogo questa serata.
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30 Gennaio 2016
Giovanni BonarRIGO

lunedì 25 gennaio 2016

“FIGLIO DI SICILIA” AL CAFFE’ D’ARTE: SPERO CHE FARA’ LA PROPRIA PARTE




Una pubblicità in onda in questo periodo sui mass media nazionali, recita all’incirca in coda al suo slogan: “…e adesso che stai scrivendo la tua storia, ti chiederai: ci sarà qualcuno interessato a leggerla?”.
Venerdì 29 Gennaio, a Santa Teresa di Riva presso il Caffè d’Arte, (dalle 18:00 alle 21:00), fra le altre interessanti esibizioni, avrà luogo la presentazione ufficiale del mio libro. Un libro che, spero, mi aprirà ad un nuovo ciclo di esperienze. Se infatti è vero che non sono nuovo nell’ambito del web né della carta stampata (grazie ad un mensile locale che ospitò alcuni miei articoli per un paio d’annetti), è altrettanto vero che come scrittore sono alla primissima esperienza. “Figlio di Sicilia, racconti di uomini ed eroi”, questo il titolo del romanzo, attraverso il percorso abbastanza variegato di un personaggio, sosterà all’interno di accadimenti storici realmente verificatisi, sia nel comprensorio jonico, sia nel trapanese ed oltre che in qualche parte d’Italia.
Orgogliosamente, non voglio tacere il fatto che, già alcune persone lo hanno letto e, fra questi, senza citare la fonte voglio riportare qui un commento: “Ho letto con attenzione  e commozione il tuo libro. Molto spesso mi è sembrato di passare dalle pagine del testo ai luoghi e storie che hai rappresentato con una forza evocativa potente.  Attendo di leggere con uguale piacere il tuo prossimo lavoro. Complimenti.”.
La sera di Venerdì, mi ha promesso di essere presente anche lo storico nizzardo Carlo Gregorio, che è giusto ricordare, ha firmato la prefazione del romanzo. Ma sin da adesso, ringrazio anche la Presidente del Caffè d’Arte, Melina Patanè ed i suoi collaboratori che tanto stanno facendo per far crescere i talenti del territorio jonico messinese, offrendo nel contempo serate di intrattenimento assolutamente piacevoli per il corpo e per lo spirito.
Spero che altri ed altri ancora abbiano voglia di leggere questi miei “Racconti di uomini ed eroi”. Si, uomini qualunque ma eroi in mezzo alla gente proprio quando accade qualcosa di veramente cruento e inaspettato in paese. Come una alluvione tristemente memorabile. Spero che qualcuno interessi anche sapere come svolgeva il proprio mestiere “U custurèri, il sarto di una volta; U Babbèri, U scarpàru, U ghianchèri, perché anche di loro vi racconto. E di seguito ripercorrerete qualche momento vissuto magari anche da voi stessi, in queste pagine. Momenti di fede cristiana e di emozione. Arrivederci a presto!

25 Gennaio 2016 - Giovanni BonarRIGO

domenica 24 gennaio 2016

QUANDO CAMBIANO LE AMMINISTRAZIONI, CI SONO SEMPRE DEI PRO E DEI CONTRO!



Ci fu un tempo in cui la controversa cittadina di Roccalumera ebbe – come rappresentante di  commercianti ed artigiani in Giunta - il valente Franco Barletti. Fu un periodo di confronti e scontri, ma certamente un tempo che potremmo definire, sotto certi aspetti, migliore del presente. Migliore,  per le categorie produttive di paese. Non fosse altro che per un motivo: commercianti ed artigiani, vantavano un PUNGOLO che rappresentava SERIAMENTE E COSTANTEMENTE le loro problematiche lì dove serve. Senza rischio di insabbiamenti politici di comodo.

Poco più di due anni e mezzo fa, la vecchia amministrazione lasciava il posto a quella attuale. La mail che potete leggere di seguito, scritta dalla attuale minoranza fu proposta ai siti locali circa un anno e mezzo fa. In essa, venne proposto un “tavolo di concertazione con le suddette categorie”.
Si sarebbe trattato di un confronto necessario e urgente, visto il protrarsi della crisi. Un argomento sicuramente scomodo per i nuovi amministratori come lo fu nel passato per i precedenti, ma che in quegli anni fu affrontato con coraggio nonostante gli attriti durissimi. Parliamo del tempo di quella crisi mondiale che si ripercosse a cascata sull’Italia tutta e quindi persino sui Comuni della bella Sicilia. Parliamo dei tagli ai trasferimenti ai Comuni che misero in ginocchio molti bilanci in tutta l’isola e li portarono al dissesto.
ADESSO, siamo entrati nel 2016, tutta la cittadinanza ha abbondantemente capito che… gli EQUILIBRI sono cambiati, adesso è lo stesso primo cittadino Argiroffi ad avere  la delega alle attività produttive. E questo all’attuale presidente del Consiglio Antonio Garufi sta bene, come gli stava bene, tutto sommato, la precedente situazione. Ebbene, per campare, c’è gente che sa cambiare opinione, e persino “l’edificio politico” quando servisse. Ma, chi alza la saracinesca ogni mattina in un paese di poche anime, e diversi di questi l’hanno abbassata definitivamente da poco, non basta inchinarsi (col cappello in mano) al nuovo arrivato sulla poltrona più ambita, per risolvere i problemi di cassa e di TASSE COMUNALI martellanti.
Questo scrivente si è permesso di contattare in forma del tutto privata alcuni di questi commercianti, artigiani e persino semplici contribuenti, incazzati. Posso solo riferire una totale e trasversale sfiducia nella politica di paese. Ancora questo scrivente ha proposto un Comitato che rappresentasse le stesse categorie, ma una cosa e dire e un’altra e fare ciò che servirebbe non oggi ma ieri.
Si, servono risposte, risposte che non arrivano da parte di Argiroffi e compagnia e difficilmente arriveranno. E cosa dovrebbero rispondere? Che effettivamente, anche se avessero trovato il bilancio perfettamente a posto, sarebbe stata durissima rispondere alle maree di poveri e disperati, (spesso con una bolletta in mano e le tasche vuote), che ogni giorno bussano a quella porta, oggi per la maggior parte del tempo, austera e …chiusa?
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Roccalumera, 03/06/2014 – La minoranza: basta parole, ai commercianti servono risposte.

Sul grido di dolore dei commercianti, per la maggioranza ha risposto il Presidente del Consiglio affermando che all’interno dell’Amministrazione esiste un interlocutore, cioè il Sindaco, che detiene la delega alle attività produttive.
La minoranza, però, aveva chiesto principalmente l’istituzione di un tavolo di concertazione con le categorie (artigiani e commercianti) colpite dalla grave situazione di crisi, in maniera da potere conoscere le loro esigenze  e cercare, per quanto possibile, di darvi risposta.
Le dichiarazioni del Presidente, che fanno seguito  a quelle già rilasciate nel 2013, ancora una volta non indicano quali iniziative, a tutt’oggi, sono state adottate  dalla maggioranza e dalla giunta.  
Le categorie interessate, a parte le parole del Presidente, attendono le proposte, cioè i fatti, per  cercare di ovviare alla grave situazione di disagio in cui versano.
Auspichiamo che il prossimo consiglio comunale, che, per legge, dovrà trattare la mozione presentata dalla minoranza, rappresenti un momento in cui il confronto politico affronti la problematica, con la necessaria maturità e serenità e scevro da preconcette posizioni di parte.
I commercianti vanno ascoltati in quanto servono risposte e non parole e promesse.

Cordialmente
I consiglieri di minoranza

lunedì 18 gennaio 2016

CITAZIONE DA OSTERIA PER RISPONDERE A CHI CHIEDE (pur coloritamente) DIALOGO!




<<Io sono io, e voi non siete e non valete un ca**o>>, disse il "marchese".
Ebbene, per quanto scontata potesse sembrare la risposta dell” ESPERTO DEL SINDACO”, quello di ieri sera, fra freddo pungente, neve e pioggia, sembra essere (farsesco o meno), il primo MESSAGGIO che ha colto nel segno. Per la prima volta da quando questa amministrazione si è insediata. Per salvare il paese.
L’ “architrave dell’edificio politico argiroffiano” ha perciò incassato un colpo vacillando, e ciò in considerazione del fatto che, per una volta si è sentito in dovere di ricordare i trenta anni del suo curriculum forense sul territorio. E per territorio, per una volta, non ha circoscritto il solito roccalumerese.
Si dice in giro che “ATTENTI A QUEI DUE”, ossia Marisca e Puglisi, ieri sera, durante la bufera, ancorchè vestiti da galeotti, (perché da galeotti si saranno senti trattare, dopo aver affisso degli spiritosi e natalizi manifesti raffiguranti gli amministratori odierni nelle rispettive opere svolte più o meno bene), abbiano dato del “politico immaturo” alla “architrave del sindaco”. Si dice altresì che lo abbiano accusato di campare sulle spalle di questa amministrazione, grazie a degli incarichi e/o consulenze ad oc. Cosa probabilmente non vera. O forse no?
È oggi lo stesso “Esperto del Sindaco” a elencare le persone nominate dai due “galeotti”, nomi quali: l’arrembante Cosimo Cacciola, il mite sindaco Argiroffi, ma anche la brava Miriam Asmundo, e l’assessore Sebastiano Foscolo e non ultimo il trasversalmente presente arch. Garufi.
È inoltre oggi la stessa “architrave del sindaco” a dichiarare: “volta alla tutela delle esigenze di tutta la collettività, sono pronto a condividere l’azione politica di Argiroffi per altri vent’anni”.
Ma quali sono le vere esigenze della collettività? Sono unanimemente il buon governo della cosa pubblica e la trasparenza nonchè una giusta ed oculata tassazione, la manutenzione e la pulizia del paese, ma soprattutto un DIALOGO costante e mai atteggiamenti intimidatori nei confronti di quel più del cinquanta per cento (essendo state tre le liste in corsa alle ultime elezioni amministrative), della collettività rappresentata, che non ha votato “l’edificio argiroffiano”. Edificio che adesso scricchiola e presenta delle evidenti crepe nella struttura obsoleta.
DIALOGO, DICEVAMO. Un dialogo chiesto a gran voce da Commercianti ed Artigiani più di un anno fa e mai ascoltato; un dialogo chiesto da una minoranza che (rea di essere appartenuta a chi spodestò, un decennio addietro, l’ “edificio argiroffiano”), raramente e sempre tardivamente trova accoglimento per sue le pur legittime interrogazioni e quindi all’O.d.G. di consiglio comunale, sull’emergenza degli argomenti presentati. Un dialogo soffocato nella gola di chi ha chiesto in questi due anni e mezzo all’ “edificio politico” odierno:
Come mai i campi sportivi comunali non trovano una giusta fruizione da più di un anno?
Come mai, la tassazione imposta da questo “edificio politico” immediatamente aumentata ai massimi livelli in nome di un risanamento assolutamente urgente, non è tornata in consiglio per essere ridiscussa al ribasso appena si sono presentati i primi “segnali positivi” (e parliamo di cifre importanti), ricevuti in conseguenza dell’esito positivo di contenziosi a suo tempo presentati da chi ha preceduto questa compagine salvifica? Vedi, Contenzioso contro ATO rifiuti, contenzioso contro “Tributi Italia”. 
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Chiaramente, questo scrivente si  augura che, l’ “architrave dell’edificio” di questa amministrazione, (non me ne voglia “l’esperto”), non regga “altri vent’anni”. Non fosse altro che per un perdurare quasi quotidiano di puzzolenti liquami fognari misti ad acque meteoriche, (come accade anche in questa giornata di pioggia), sulla stessa via Amerigo Vespucci, che, nonostante i recenti lavori al depuratore (di cui ho più diffusamente discusso in altro articolo), non hanno risolto il problema, perché, semplicemente il problema era ed è di ben altra natura. Un problema inascoltato, minimizzato e deriso nei comunicati alla stampa, dall’edificio argiroffiano. Un problema centuplicato nella sua gravità e frequenza negli ultimi due anni. E, questo “edificio” è in poltrona da quasi tre.
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Concludendo, lo scrivente aggiunge: sarà pure stata quella di ieri sera “una farsa recitata da pseudo attori”,  ci sarà pure stata una “scarsa presenza di partecipanti”, ma qualcosa mi dice che non sarà l’ultima “commedia” che, o questo o quella VOCE LIBERA, reciterà in piazza. Magari sarà una piazza diversa, magari avverrà in una delle  periferie del paese, ma sarà una forma di DIALOGO degno di una democrazia. Non ingiurioso, ma capace di far riflettere quella gente che magari non conosceva certi fatti e certe persone per quelle che sono financo interiormente.
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18 Gennaio 2016 - Giovanni BonarRIGO