martedì 31 maggio 2016

SAVOCA. LINEE GUIDA PER L'ATTUAZIONE DEL COMPOSTAGGIO DOMESTICO


COMUNICAZIONE PER LA STAMPA DEL 30.05.2016
In data odierna l’esecutivo ha approvato le linee guida per l’attuazione del compostaggio domestico. Le nuove disposizioni regolamentano le modalità per l'effettuazione di un razionale impianto di compostaggio domestico e la riduzione della Tassa per lo smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani interni (IUC/TARI) prevista per le utenze domestiche residenti sul territorio comunale che si attiveranno nella corretta pratica del compostaggio domestico. Le utenze domestiche, infatti, che effettueranno il compostaggio della frazione organica dei rifiuti in conformità alle linee guida approvate dall’esecutivo, contribuiranno a ridurre la quantità di rifiuti prodotti e conferiti al sistema di raccolta differenziata “Porta a Porta” e potranno aver diritto ad una riduzione del 30% nella parte variabile della TARI. La modulistica per inoltrare la richiesta di partecipazione al compostaggio domestico è disponibile nel sito istituzionale dell’ente, ma può essere ritirata anche presso l’Ufficio Tributi del Comune di Savoca negli orari di apertura al pubblico. Gli uffici competenti provvederanno a verificare la corretta pratica del compostaggio domestico ai fini della prevista riduzione, che sarà applicata sulla bollettazione TARI dell’anno successivo alla richiesta di attivazione.

Il Sindaco
f.to Antonino Bartolotta

mercoledì 18 maggio 2016

SAVOCA. ISTITUZIONE “ZTL” E AREE SOSTA A PAGAMENTO

COMUNICAZIONE PER LA STAMPA DEL 17.05.2016

Approvate nuove regole per disciplinare il flusso turistico e la circolazione viaria nella stagione estiva. L’esecutivo savocese ha dato il via libera alla istituzione della Zona Traffico Limitato nel centro storico e alla delimitazione delle aree di sosta a pagamento. Con lo stesso provvedimento sono state esitate favorevolmente le linee guida per la disciplina della circolazione viaria e della sosta nell’antico borgo medievale.
La Zona Traffico Limitato si è resa necessaria al fine di regolamentare la circolazione viaria a tutela e salvaguardia del patrimonio artistico culturale savocese e per garantire una migliore fruizione del borgo medievale ai visitatori.
Il 2016, già dai primi eventi (apertura al pubblico del castello Arabo/Normanno) ha fatto registrare un consistente aumento del flusso di visitatori rispetto agli anni precedenti, dato che appare confermato dalla continua presenza giornaliera di bus turistici e gruppi organizzati.
La ZTL entrerà in vigore a decorrere dal 1 giugno al 30 giugno tutti i giorni dalle ore 09.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 23.00 - dal 1 luglio al 30 settembre tutti i giorni dalle ore 00.00 alle ore 24.00.
Inoltre, a decorrere dal 1 luglio al 31 agosto, tutti i giorni dalle ore 18.00 alle ore 1.00 il “Percorso dei monumenti” e dei “Siti museali” dalla medievale “Porta della città” fino al “Centro Filarmonico” sarà trasformato in “Isola Pedonale”.
L’intento dell’amministrazione è quello di arricchire l’offerta culturale del Borgo Medievale con iniziative ed attività in sintonia con l’ambiente circostante che si snoderanno lungo il percorso monumentale interessato dall’isola pedonale.

Il Sindaco
f.to Antonino Bartolotta

Roccalumera – Piazza Parcheggio di Via A.Vespucci dissestata e pericolosa: Amministrazione assente e cittadini a rischio !



Ancora la Via Amerigo Vespucci oggetto di (dis)attenzione da parte dell’Amministrazione.
Non bastano i problemi legati agli sversamenti fognari , che continuano ad affliggere gli abitanti ed i visitatori della zona in concomitanza di condizione meteo avverse, ma persiste pure un problema legato ai dissesti della viabilità e dei marciapiedi all’interno della Piazza Parcheggio ubicata in prossimità del lungomare.
Ci sono, infatti, degli avvallamenti di notevole entità non segnalati che costituiscono una vera e propria insidia sia per chi transita con automezzi sia per chi transita a piedi: cosa ha fatto l’attuale Amministrazione per risolvere questo problema che si protrae ormai da molto tempo?
Come mai la zona non è transennata né segnalata in modo da interdire il transito e tutelare i cittadini?
Come mai, anzi, le transenne collocate in passato sono state rimosse nonostante il perdurare della problematica?
Cosa e quanto ci vuole per intervenire e risolvere il problema?
Nel caso in cui, malauguratamente, un cittadino, un automobilista, un ciclista/motociclista si imbatta in una di queste insidie, con conseguenze più o meno gravi, di chi è la responsabilità?
Per rendersi conto di quanto segnalato basta osservare le allegate fotografie e/o visitare la zona.
Abbiamo inteso comunicare formalmente questo problema all’Amministrazione affinchè intervenga immediatamente predisponendo la collocazione di idonea segnaletica stradale che ne indichi il pericolo e, nel contempo, si attivi per trovare una soluzione definitiva nell’interesse esclusivo dell’incolumità dei nostri concittadini. 
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Lì, 18/05/2016
I consiglieri di minoranza

sabato 7 maggio 2016

NIZZA DI SICILIA. IL PROF. ANTONIO POLITI HA RELAZIONATO SUL RISCHIO TUMORI


“Bacco, tabacco e venere, riducono l’uomo in cenere”, questo l’antico detto utilizzato come monito dal Prof. Antonio Politi, direttore U.O.C. Otorinolaringoiatria e Ch. Cervico-facciale ind. oncologico dell'ospedale di Taormina.

Questo pomeriggio, l’Associazione socio-culturale “Prendiamoci il Futuro” con sede a Nizza di Sicilia, ha incontrato tutti i cittadini che hanno voluto intervenire. Un argomento molto delicato ed importante, quello all’Ordine del giorno, ciò in ottica prevenzione da una malattia che ogni anno miete molte vittime in tutta Italia e nel mondo. Luogo dell’incontro, la Galleria d’Arte “Corrado Cagli” di Nizza di Sicilia, invitato ospite al tavolo dei lavori, il primo cittadino Dott. Giuseppe Di Tommaso, nonché medico.

Dopo una breve presentazione da parte del presidente Carlo Gregorio, dopo il saluto del Sindaco, (i quale ha plaudito le iniziative culturali che da oggi in poi vorranno provenire da parte di questa nuova associazione), e non per ultimo un commento di Giovanni Vega, farmacista, a prendere la parola - collaborato dalla proiezione Power Point -, appunto il Prof. Politi.

Entrare all’interno di argomenti così delicati, per chi qui scrive non è affatto cosa facile, tuttavia, mi accingo a sottolineare brevissimamente alcuni passaggi su quanto ascoltato. Fra questi: la necessaria prevenzione dopo i quarant’anni per ogni individuo, l’utilità di porre maggiore attenzione qualora in famiglia si abbiano dei casi già avvenuti, il ruolo importante che deve avere ogni medico, il quale, come fece Patch Adams, medico negli Stati Uniti, nonché partiarca della Clown Terapia, è necessario si crei quell’empatia con medico-paziente e non soltanto considerarlo come lavoro da svolgere. Il Dott. Politi ha ricordato la frase: “invecchiare assieme al paziente”, perché oggi – ha detto – indossiamo il camice, ma domani anche noi potremmo indossare il pigiama.

Invitato dallo stesso Politi ha chiamato a testimoniare davanti al pubblico un suo ex paziente, al quale fu da lui stesso asportata la laringe affetta da tumore. Solo grazie ad una protesi che gli sostituisce la laringe asportatagli, lo si è potuto ascoltare mentre parlava.

Un giorno, forse fra non più di una decina d’anni, il tumore alla mammella come alla tiroide, come al colon, alla prostata ed in generale ogni tipo di tumore, benigno o persino maligno, potranno essere semplicemente curati, intanto, mentre anche il tipo di alimentazione quotidiana, l’astensione dal fumo e dall’alcool possono dare il loro positivo contributo, sottoporsi a controlli periodici può salvare una vita umana.

Giovanni BonarRIGO - 07 Maggio 2016



LA TARGA FLORIO, LA GARA PIU' ANTICA DEL MONDO FA 100

La gara è stata voluta, creata, finanziata ed organizzata da Vincenzo Florio, un palermitano di ricchissima famiglia affascinato dal nuovo mezzo di locomozione e già noto nell'ambiente per aver partecipato ad alcune competizioni di inizio secolo e per aver istituito, nel 1905, la Coppa Florio (una corsa automobilistica in quel di Brescia).
« Continuate la mia opera perché l'ho creata per sfidare il tempo » (Vincenzo Florio)

La Targa Florio si è disputata praticamente senza soluzione di continuità (se si eccettuano gli anni delle due guerre mondiali), dal 1906 al 1977. Una volta soltanto la gara è stata trasformata da prova velocistica in prova di "regolarità", precisamente nel 1957, quando il recente incidente che segnò la morte della Mille Miglia mise gli organizzatori della Targa di fronte alla scelta di sopprimere la gara oppure trasformarla in una passeggiata o poco più.

Gli organizzatori - Vincenzo Florio in testa - optarono per dare comunque continuità alla corsa. Teatro della corsa sono sempre state le strade siciliane ed in particolare quelle strette e tortuose che percorrono la catena montuosa delle Madonie: solo in poche occasioni la corsa è stata abbinata al Giro di Sicilia e si è svolta lungo il periplo dell'isola mentre nel quadriennio 1937-1940 è emigrata al Parco della Favorita a Palermo, mai dunque abbandonando la terra della Trinacria. La Targa Florio entrò subito nella leggenda per le enormi difficoltà insite nella durezza del tracciato al punto che, specialmente nei primi anni, anche il solo riuscire a completare la corsa significava compiere un'impresa titanica. Naturalmente anche le case costruttrici che sono scese in campo con successo nel corso degli anni hanno sempre messo in risalto le prestazioni ottenute dalle autovetture di propria costruzione, pubblicizzandole senza risparmio.

Anche la Targa Florio ha dovuto però fare i conti con incidenti, morti e feriti tra il pubblico e tra i piloti: si ricorda in particolare la morte del conte Giulio Masetti, avvenuta a seguito di un'uscita di strada della sua Delage nel corso del 1º giro dell'edizione del 25 aprile 1926; per chi crede nella cabala dei numeri, la Targa Florio era giunta all'edizione numero 17 e la vettura del Masetti era contrassegnata dal numero 13. Poco dopo questo grave incidente, il numero 13 non sarà più assegnato alle vetture in corsa, né in Italia né all'estero. Ma la Targa Florio era comunque una gara abbastanza sicura: Vincenzo Florio soleva ripetere che la sua era "la gara più lenta del mondo" e per questo era anche sicura. Dopo l'incidente di Masetti si arrivò, per contare un altro pilota deceduto in gara, al 1971, quando il triestino Fulvio Tandoi perse la vita a causa di una uscita di strada. La sua Alpine Renault finì la sua corsa contro un albero, urtandolo proprio dal lato del guidatore.

Nel 1955 e negli anni che vanno dal 1958 al 1973 la Targa Florio è stata tra le gare titolate ai fini dei Campionati Internazionali o Mondiali riservati alle vetture Sport o Gran Turismo, assumendo quindi una davvero rilevante importanza, testimoniata dalla discesa in campo di nomi altisonanti, sia di piloti che di case costruttrici. Dopo l'edizione 1973, contrassegnata da una numerosa serie di incidenti abbastanza gravi che dimostrava come l'ormai anacronistico circuito delle Madonie poco si confacesse ad ospitare competizioni per vetture molto potenti, la Targa Florio veniva esclusa dal circuito delle grandi prove internazionali. La gara ebbe ancora tre edizioni non troppo entusiasmanti poi, nel 1977, analogamente a quanto accaduto per la Mille Miglia vent'anni prima, anche nel caso della prova siciliana la fine venne determinata da un grave incidente coinvolgente gli spettatori: domenica 15 maggio 1977, giorno in cui si correva la 61/esima edizione, la Osella-Bmw pilotata in quel momento da Gabriele Ciuti, uscì di strada in un tratto di misto-veloce che seguiva il rettilineo di Buonfornello, travolgendo gli spettatori e provocando due morti e tre feriti gravissimi (tra cui lo stesso pilota): la gara venne sospesa e la classifica stilata in base ai passaggi al termine del 4º giro (degli 8 previsti in origine) A quel punto, la vera Targa Florio esaurì il suo ciclo: a partire dal 1978 la gara veniva trasformata in Rally e denominata Rally Targa Florio.

Oggi la Targa viene ricordata al Museo Vincenzo Florio di Cerda, ubicato negli ex locali del Motel Aurim albergo che ha ospitato i piloti e nei cui garage venivano preparate le famose Alfa Romeo 33, il museo è aperto tutti i giorni e con ingresso libero. Sono visibili e consultabili giornali, libri, classifiche, e in esposizione molti cimeli, quadri plastici e tanto materiale che fa ripercorrere la mitica targa Florio. A cura di alcuni privati sono stati realizzati altri due musei, a Collesano (PA) e Campofelice di Roccella (PA).