mercoledì 7 dicembre 2016

INNOCENTE O COLPEVOLE? LA SENTENZA DI OGGI…



La domada: quante comunità sono appese al destino giudiziario di Cateno De Luca?

Ma prima di proseguire questo pezzo, una citazione storica: Wolfgang Goethe, nel suo “Viaggio in Italia”, descrisse il paesaggio fiumedinisano, non tralasciando di notare il prezioso minerale intravisto:: “Nel torrente si rintracciano detriti di granito. I frutti gialli del solano ed i fiori rossi dell’oleandro danno un tono vivace al paesaggio. Abbiamo attraversato innumerevoli torrenti; uno, il più grande, il Nisi, porta l’onorevole titolo di fiume. Questo fiume rotola a valle schisti micacei, come anche i torrenti incontrati in seguito”. L’illustre scrittore tedesco si fermò a Fiumedinisi insieme al suo amico pittore Knich, per riposarsi, il martedì 8 maggio 1787, proveniente da Taormina ed in viaggio verso la città dello stretto. Venne ospitato, per poche ore, nella villa di contrada Croce del barone Parisi e su questo episodio scrisse: “Abbiamo goduto la vista sino alla spiaggia dall’alto di un balconcino fra rose che occhieggiavano e usignoli che cantavano. Sono rimasto a meditare”

Ma torniamo ad oggi: “Non è detto che in questa giornata avremmo avuto una sentenza obiettiva, con gli evidenti crescenti condizionamenti ambientali”, dice De Luca.

Mentre l’ambiente si infuoca sempre di più anche sui social per l’assenza di De Luca dal territorio dovuta al completamento delle attività difensive, dei giudici dovranno stabilire se condannare od assolvere l’attuale sindaco di Santa Tteresa di Riva.
Infatti, oggi 7 Dicembre 2016, dopo oltre cinque anni di guerre giudiziarie, avrebbe dovuto essere messa la parola fine alla lunga e complessa vicenda giudiziaria dell’ex Onorevole De Luca, che ormai rischia di diventare più un caso politico.

È notorio infatti che dal suo arresto, avvenuto il 27 Giugno 2011, eseguito durante i lavori del Consiglio comunale verso le ore 22:00, De Luca ha dovuto affrontare ben 16 procedimenti penali confluiti a loro volta in dei veri e propri macro processi chiusi a suo favore con la più ampia formulazione d’innocenza perché il fatto non sussiste.

C’è da dire, che sicuramente a De Luca non è servito lo scontro frontale che volle ingaggiare nei confronti della Procura della Repubblica di Messina nelle persone dei Pubblici Ministeri procedenti e del Procuratore Capo Guido Lo Forte, per mezzo di ben quattro roboanti e seguitissimi comizi dal tema “Nomi e Cognomi” tenuti nelle piazze di Fiumedinisi, tra Marzo ed Aprile del 2012, e messe più volte in onda su tutte le emittenti televisive della provincia di Messina. La cosa avrà fatto saltare dalla sedia gli stessi giudici.

GLI EFFETTI DELLA SENTENZA SUL TERRITORIO
Ebbene, la sentenza su De Luca non avrà immediati effetti soltanto su Santa Teresa di Riva, dove ormai viene data più che certa la sua condanna e dunque la sua decadenza da sindaco, con l’Avvocato Scarcella che, dopo il veto posto nel Maggio 2007 dal parlamentare De Luca alla sua candidatura a sindaco preferendogli Nino Bartolotta, ormai presenzia a tutte le inaugurazioni e funerali perché si sente di diritto candidato a sindaco di Santa Teresa, causa l’assenza forzate del sicuro condannato De Luca.

Anche a Fiumedinsi, sarebbe tornato negli ultimi mesi nelle piazze il nemico storico di Cateno De Luca, il già sindaco Gino Totaro, battuto platealmente nel 2003 e nel e nel 2008 dal giovane Cateno. Potrebbe quindi tentare la scalata dopo il flop di Francesco Repici del 2012, quando pare sia stato il principale firmatario degli esposti, assieme allo stesso Totaro e ad altri consiglieri comunali di opposizione.

Per non parlare della città di Messina, dove la candidatura di De Luca a Sindaco la si dava nei mesi scorsi sempre più per certa e con buone possibilità di successo, ma offuscata nelle ultime settimane dall’aria di sicura condanna che proviene dal Palazzo di Giustizia.
Anche sul versante delle elezioni regionali, si dava per certa la sua candidatura, nella speranza di molti elettori, la sua ripresa delle ormai storiche battaglie contro la Casta dei burocrati regionali, i quali starebbero ancora piangendo la riduzione dei loro stipendi a causa degli emendamenti presentati e fatti approvare dall’allora Onorevole De Luca dopo giornate di interminabili interventi dell’epoca, i quali sfiancarono l’intero Parlamento siciliano, mentre di ciò si occupavano più volte le cronache nazionali. 

I pronostici in queste ore si sono sprecati, infatti non era facile fare pronostici in un clima così delicato e infuocato che certamente lascerà comunque qualche dubbio sulla obiettività della sentenza su De Luca, indipendentemente se si tratterà di condanna od assoluzione.

TUTTO RINVIATO AL 7 FEBBRAIO 2017
L’ultimo aggiornamento è che tutto è rinviato al 7 Febbraio 2017: De Luca rimane sindaco. Una eventuale sentenza di condanna nella giornata di oggi, non solo avrebbe messo immediatamente fuori gioco il sindaco di Santa Teresa di Riva con la consequenziale decadenza, ma gli avrebbe impedito di candidarsi al Parlamento Siciliano ed a quello Nazionale nelle scadenze dei prossimi diciotto mesi coincidenti con l’ineleggibilità dello stesso De Luca quale effetto accessorio.

Sarà alla fine una condanna od assoluzione politica o una auspicabile assoluzione giudiziaria? Il legittimo dubbio, dopo questo ulteriore rinvio, certamente rimarrà! La pirandelliana storia, continua…

Giovanni BonarRIGO - (07 Dicembre 2016)