martedì 30 giugno 2015

TAORMINA. PABLO PICASSO E LE SUE PASSIONI A PALAZZO CORVAJA



TAORMINA (Messina) – Una conferenza stampa che ha presentato la mostra che si terrà a Palazzo Corvaja dal 5 Luglio al 6 Settembre su Pablo Picasso e le sue passioni.
Dopo Castello Ursino, a Catania, la mostra Pablo Picasso e le sue “Pablo Picasso e le sue passioni” prosegue, dal 5 Luglio al 6 Settembre 2015, a Palazzo Corvaja, Taormina. L’esposizione, organizzata e prodotta da ComediArting e III Millennio in collaborazione con l’Associazione Culturale Woodstok e con il patrocinio del Comune di Taormina, a cura di Dolores Duràn Ucar e Stefano Cecchetto, propone, in un allestimento accattivante, innovativo e al tempo stesso intimo, circa 50 opere del grande artista, tra grafiche, oli e ceramiche.
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Una conferenza stampa, quella di stamane, nella quale il neo eletto al Comune di Taormina, Assessore ai Beni Culturali e Vicesindaco dott. Mario D’Agostino, ricordando che Taormina è una delle Capitali del Turismo, si è chiesto: “perché non deve diventare anche una delle Capitali della pittura?”. Successivamente, nell’intervento del dott. Ezio Gribàudo, (che qualcuno ogni tanto scambia per Camilleri, dal suo aspetto fisico), dopo aver sottolineato: “fra tredici anni compio cent’anni” –continuando, ha aggiunto – “in tenera età, avevo venti-ventidue anni, ho avuto l’opportunità di incontrare, ancora non me ne rendevo conto, un genio, questo personaggio (Pablo Picasso, ndr), che è stato indubbiamente il più importante artista del ventesimo secolo, e non pensavo di venire settantanni dopo in questa splendida Taormina che io conoscevo, come prestatore di due opere importanti”.
Ezio Gribàudo, pittore, scultore e grafico italiano, è nato a Torino nel 1929. Ha studiato architettura e si è interessato alle tecniche grafiche e tipografiche. Come grafico ha ricevuto numerosi premi “Quadriennale di Roma, 1965; Biennale di Venezia, 1966; Biennale di San Paolo del Brasile, 1967). … Tra le sue importanti esposizioni collettive e personali, Parigi, New York, Buenos Aires. Dal 1995 è presidente dell’Accademia Albertina di Torino.
Tornando a Picasso, attorno alle cui opere ruota l’intera mostra: si racconta che il primo approccio all’incisione di Picasso avvenne su incitamento dell’antico pittore catalano Ricardo Canals che gli insegnò le basi dell’acquaforte. In questo periodo Picasso era ancora alla ricerca della sua identità artistica e questo approccio darà inizio ad un’attività incisoria molto intensa, perché ne comprenderà subito la versatilità e la non ordinari età delle soluzioni che si possono raggiungere.
In mostra a Taormina la rarissima Suite des Saltinbanques, del 1913, la splendida serie sulla Tauromachia del 1959 e l’eccezionale lavoro sui cromatismi per Barcelona Suite del 1966.
La Suite des Saltinbanques, 1913
La preziosissima serie di quattordici tavole dedicata al mondo dei saltimbanchi, edita da Vollard nel 1913, difficilmente reperibile e fruibile al completo, dimostra il debito di Picasso nei confronti del linguaggio del post-impressionismo, che ben si prestava ad esprimere il mondo del sentimento che caratterizzò i due periodi giovanili dell’artista: il Blu e il Rosa. Le incisioni a puntasecca e acquatinta de La Suite des Saltinbanques sono sguardi malinconici e ironici sulla vita privata di saltimbanchi e gitani, con poche concessioni alla definizione “pittorica” del contesto.

30 Giugno 2015

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