giovedì 10 dicembre 2015

ROCCALUMERA. GENTE ILLUMINATA CHE GUARDA AL FUTURO DEL PROPRIO PAESE



La consultazione che sto facendo in questi giorni, mi sta aprendo la mente a nuove prospettive di più ampio respiro per il futuro mio e della cittadinanza di Roccalumera e non solo.
Se è vero infatti, che fra le persone con le quali ho avuto il piacere di confrontarmi, diverse hanno dimostrato, - al contrario di quanto pensassi precedentemente - di essere disposte al dialogo, sia al cospetto di altri commercianti, artigiani e professionisti che faccia faccia con l’amministratore, è altrettanto vero che, in assenza di riunioni assembleari, ciascuno rischia di invischiarsi in iniziative poco efficaci e non condivise dalla maggioranza della gente di paese.
In altre parole, alcuni commercianti definiscono “carusara”, ossia una cosa da ragazzini, la protesta promossa dal titolare della gelateria del carmine, ed invece chiedono spiegazioni sul piano commerciale, strumento che probabilmente andrebbe rivisto, poiché esso va oltre l’opera di un sindaco, la cui attività amministrativa è pro tempore, mentre ciò che da essa ne scaturisce, rimane alle future amministrazioni e generazioni.
Abbiamo parlato di senso unico sulla via Umberto I, qualcuno lo considera “il senso unico di Miasi”. Esso fu definito tre anni fa “la morte delle attività commerciali”. Ma se lo era allora lo è tutt’ora?  Secondo alcuni si. E se lo è, perché non discuterne in Consiglio?
Abbiamo parlato del possibile cambiamento di destinazione d’uso per i garage (con altezza di ml 3,50) ove presenti sul lungomare, (le molte altre abitazioni non avrebbero l’altezza necessaria essendo appartamenti, h = 2,80), ove permettere a quei coraggiosi che volessero scommettersi, di intraprendere una nuova attività commerciale. Ma tante altre sarebbero le proposte più o meno attuabili.
Abbiamo parlato della “presa in giro” rappresentata, al dire di alcuni, dallo spazzamento strade per venti giorni e poi a casa. “Serve lavoro vero e duraturo”, affermano in molti.
Abbiamo discusso di varie tematiche, ma queste, è giusto siano innanzitutto scremate durante varie assemblee da tenersi presso l’ASSOCIAZIONE di cui questo scrivente vi parla e vi propone da tempo.
I rappresentanti, faranno da portavoce presso l’amministratore, non più di se stessi o di poche voci fuori dal coro, ma di almeno la maggioranza del popolo cittadino titolare o meno di attività commerciali.
Ricordo a me stesso che, anche nella collaborazione fra comuni diversi, tanto più durante la redazione di cartelloni festivi, (cosa per la verità non facile da realizzarsi per la varietà di opinioni spesso contraddittorie), può dare impulso ad uno sviluppo più che centuplicato, rispetto a quello che si avrebbe limitandosi ad un modo di veder le cose alla vecchia maniera.  

10 dicembre 2015
Giovanni BonarRIGO

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