La consultazione che sto facendo
in questi giorni, mi sta aprendo la mente a nuove prospettive di più ampio
respiro per il futuro mio e della cittadinanza di Roccalumera e non solo.
Se è vero infatti, che fra
le persone con le quali ho avuto il piacere di confrontarmi, diverse hanno
dimostrato, - al contrario di quanto pensassi precedentemente - di essere
disposte al dialogo, sia al cospetto di altri commercianti, artigiani e professionisti
che faccia faccia con l’amministratore, è altrettanto vero che, in assenza di
riunioni assembleari, ciascuno rischia di invischiarsi in iniziative poco
efficaci e non condivise dalla maggioranza della gente di paese.
In altre parole, alcuni commercianti
definiscono “carusara”, ossia una cosa da ragazzini, la protesta promossa dal
titolare della gelateria del carmine, ed invece chiedono spiegazioni sul piano
commerciale, strumento che probabilmente andrebbe rivisto, poiché esso va oltre
l’opera di un sindaco, la cui attività amministrativa è pro tempore, mentre ciò
che da essa ne scaturisce, rimane alle future amministrazioni e generazioni.
Abbiamo parlato di senso
unico sulla via Umberto I, qualcuno lo considera “il senso unico di Miasi”.
Esso fu definito tre anni fa “la morte delle attività commerciali”. Ma se lo
era allora lo è tutt’ora? Secondo alcuni
si. E se lo è, perché non discuterne in Consiglio?
Abbiamo parlato del
possibile cambiamento di destinazione d’uso per i garage (con altezza di ml
3,50) ove presenti sul lungomare, (le molte altre abitazioni non avrebbero
l’altezza necessaria essendo appartamenti, h = 2,80), ove permettere a quei
coraggiosi che volessero scommettersi, di intraprendere una nuova attività
commerciale. Ma tante altre sarebbero le proposte più o meno attuabili.
Abbiamo parlato della “presa
in giro” rappresentata, al dire di alcuni, dallo spazzamento strade per venti
giorni e poi a casa. “Serve lavoro vero e duraturo”, affermano in molti.
Abbiamo discusso di varie
tematiche, ma queste, è giusto siano innanzitutto scremate durante varie assemblee
da tenersi presso l’ASSOCIAZIONE di cui questo scrivente vi parla e vi propone
da tempo.
I rappresentanti, faranno da
portavoce presso l’amministratore, non più di se stessi o di poche voci fuori
dal coro, ma di almeno la maggioranza del popolo cittadino titolare o meno di
attività commerciali.
Ricordo a me stesso che,
anche nella collaborazione fra comuni diversi, tanto più durante la redazione
di cartelloni festivi, (cosa per la verità non facile da realizzarsi per la varietà
di opinioni spesso contraddittorie), può dare impulso ad uno sviluppo più che
centuplicato, rispetto a quello che si avrebbe limitandosi ad un modo di veder
le cose alla vecchia maniera.
10 dicembre 2015
Giovanni BonarRIGO
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