Oggi,
sistemando alcuni documenti, (ri)trovavo una vecchia lettera, inviatami dal
Direttore del “giornale di poesia siciliana” nell’ormai lontano 2 Aprile 2009.
“Gentile
Signor Bonarrigo, certo che ho ricevuto alcune sue poesie dialettali (ne
ricordo una sul Natale e un’altra su San Giuseppe), e pur essendo “occasionali”
una andrà sul prossimo numero del Giornale. Ma sarebbe utile che lei mi
inviasse una quantità maggiore di componimenti, e di vario argomento, in modo
da capire il suo stile, e scegliere di olta in volta la lirica più adatta alla
pagina che dedico ai poeti. So che lei conta - come mi ha detto - molti estimatori
molto valorosi, ma io debbo seguire anche dei criteri redazionali.
Per il resto delle questioni: è chiaro
che non è mio compito aprire una discussione epistolare sul concetto di
cambiamento, o su altri concetti espressi da altri lettori. Il mio compito è di
cercare di capire esattamente che cosa mi si vuole dire quando non riesco a capirlo
da solo. Lei gentilmente mi ha aiutato a capirla e le sono grato.
Lei mi domandava inoltre: “che cos’è un
poeta se non un comunicatore”. Infatti mi domanda ancora: Il comunicatore
denuncerebbe l’operato di chi sta in alto incitando chi sta in basso a non
rassegnarsi?”.
Se quel “poeta-comunicatore” pensa di
dovere “denunciare” e “incitare” nel senso che lei dice, lo faccia. Tanti nella
storia di ieri e di oggi lo hanno fatto e lo fanno. Questa è democrazia,
libertà di parola, libertà di pensiero: tutti diritti sacrosanti sanciti dalla
Costituzione italiana. Anche lei - se nella sua coscienza, avverte tale bisogno
ha la libertà di farlo.
Il mio giornale non chiude la bocca a
nessuno. Come giornale di poesia mi interessa che la “denuncia” del poeta abbia
dignità di poesia. Perciò, caro amico, buon lavoro e buon combattimento.”.
Una
lettera scritta (come si usava un tempo), con la macchina da scrivere. Una lettera
che, oggi più che mai, mi spinge alla
riflessione sui tanti anni dedicati alla scrittura. Chissà perché, chissà per
quale motivo?
07 Giugno 2016
Giovanni BonarRIGO
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