martedì 23 agosto 2016

ROCCALUMERA. TV2000 PREMIATA ALLA SAGRA DEL VERDELLO DI SCIGLIO? COMPLIMENTI, MA...



Se non ricordo male, vent'anni fa, la bella "Sagra del Verdello di Sciglio", non iniziava il sabato come accade nel presente, ma aveva inizio il venerdì, con un convegno al quale partecipavano innanzitutto roccalumeresi che credevano nel futuro del proprio paese come l’Ing. Mastroeni. Che ci ha lasciato.
Stiamo parlando della bella realtà della fabbrica delle marmellate sita all’epoca al pianterreno della torre saracena. Stiamo parlando di un prodotto che ebbe successo, perché l’Ingegnere lo seppe promuovere nelle giuste sedi. Un prodotto di gran qualità che offrì lavoro, ma che non ebbe grande successo nei supermercati, dove, (forse per il risparmio economico), si preferirono altre marmellate, magari non prodotte con frutti della nostra Terra, e magari neanche confezionate nella nostra amata Sicilia.

Perché dico questo? Perché, seppure è già un successo che la “Sagra di Sciglio” sia sopravvissuta ai giorni nostri, dobbiamo prendere atto che le nostre campagne sono quasi del tutto abbandonate a loro stesse. In preda agli incendi d’estate ed al degrado più totale, mentre un tempo che io stesso ricordo, anche i giovani avevano un’opportunità per fare qualche giornata a raccogliere limoni e portare qualche lira a casa. Per non parlare dei tempi in cui, coi giardini dei limoni ci campavano intere famiglie.
Ma torniamo ad oggi. Sabato scorso, il Sindaco Argiroffi, durante la premiazione sul palco delle squadre di pallavolo e calcio roccalumeresi, ha annunciato fiducioso: “pare che le cose stanno migliorando per i nostri verdelli”. Ce lo auguriamo tutti, caro dott. Argiroffi. Ce lo auguriamo di cuore!
Domenica, la “Sagra del Verdello” ha voluto premiare fra le eccellenze del territorio, (come avviene ogni anno per personaggi sempre differenti), una emittente televisiva, ossia TV2000. Il TG della stessa, ha poi per bocca del proprio giornalista, ringraziato pubblicamente. Tutti, credo, dovremmo essere felici per una tale pubblicità positiva, tanto più in tempo di prolungata crisi, non solo del settore agrumicolo, ma globalmente.
Tuttavia, (il tuttavia mi sia consentito, come da prassi), chi segnala in questi giorni attraverso i social, (quando non in forma tendenziosa), talune manchevolezze o vergogne ed inciviltà riguardanti lo stesso territorio, non fa altro che evidenziare la cruda realtà di una organizzazione paesana ancora carente, ancora lontanissima da quella eccellenza del “tutto incluso”, che il mercato globale oramai richiede. L’Europa richiede, in ottica turismo, cultura, prodotti di qualità (che abbiamo), ben esposti e pubblicizzati in rete.
Ebbene: un ulteriore “freno” a quella reale crescita di cui tutti, nessuno escluso, abbiamo di bisogno, è costituito da certa mentalità che rimane la stessa identica di quella di qualche secolo addietro.
Siamo infatti in grado di “criticare” solo per antipatia personale, nonchè capaci di vantare l’operato di taluno amministratore solo se questo ci appare troppo in alto. Ossia intoccabile. Dovremmo, e non scopro con ciò l’acqua calda, (perché il grande Sciascia scrisse di noi nel ’62, “aspettano nel deserto la manna dei turisti”), invece denunciare qualunque disagio al solo scopo di affrontarlo e risolverlo. Senza paura. Ma parlo di problemi seri, problemi che ci siamo orami rassegnati a subire. Viabilità collinare e frane, ponti cadenti o mai costruiti, fiumare a rischio esondazione, campagne (come detto) abbandonate.
Eppure, nonostante tanti disagi, si tira a campare lo stesso. Ci si arrangia, mentre qualcuno carica tutti i mobili di casa su un camion e si trasferisce al nord con tutta la famiglia. Intanto, i molti che rimangono, sperano che le cose (miracolosamente), migliorino in futuro. Non si sa. Come anche il dott. Argiroffi e tanti altri sindaci del comprensorio si augurarono e augurano, ma con sparute certezze.

23 Agosto 2016

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