sabato 6 febbraio 2016

UNA SERATA COME IN FAMIGLIA: FRA PITTURA, MUSICA E POESIA



Santa Teresa di Riva (Messina). In questa occasione, voglio raccontarvi l’ennesima gradevole serata del Caffè d’Arte, inserendola però in un’atmosfera ancora più familiare e conviviale del solito. Se da un canto leggerete solo i nomi e non i cognomi degli artisti, (che pure avevo nei miei appunti), dall’altra tenterò delle estemporanee rime baciate come quelle che si usavano recitare un tempo, (“sturnella”), dopo un pranzo di festa con tanti amici e qualche bottiglia di buon vino.
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Spazio ai poeti ed alla espressione poetica più varia: Elisa è piena di fantasia, la sua rima va oltre il creato e il vissuto, lei vola e colora il cielo stellato.
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A Salvatore non piace di esser chiamato “anziano” e se qualcuno una volta lo definì tale, ecco che da una sua poesia né scaturì una morale. Ebbene, lui vanta anni di esperienza, della politica fa la sua essenza. La lista Castello e la poesia insieme: dal Rufo Ruffo di Scaletta al trionfo, perché lui nessuno teme.
Soave il sottofondo alla pianola, Nunzio pigia sui tasti e la fantasia vola, cieli blu, mari azzurri, note e nuvole viola. 
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Mariapia, giovincella eppur famosa, la sua poesia profuma di rosa: “il poeta è una persona che si confronta con le proprie emozioni”, cosa tanto vera nelle nostre intenzioni.
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“Briciole di Storia”, è il momento di Gabriele: il suo racconto è dolce come il miele. Di sant’Agata oggi è la festa, dopo gli auguri tanto da dire resta. Pure Melina sulla santa ha da raccontare, la sua conoscenza è vasta come il mare.
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Ora Nunzio recita le sue rime dialettali, anzi le canta e ‘ntò paisi ci trasporta tali e quali. Lui canta di mestieri e di passanti, di giocatori a carte e di ghianchèri, il suo racconto pare avvenuto ieri.
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Anche Giacomo ci delizia della sua poesia, recita a memoria ed ha tanta fantasia. 
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Ma è tempo del Maestro Agatino, che non il figlio ci delizia di suono fino, Giuseppe lo guarda di tanto in tanto, ed il pubblico li applaude ad ogni canto.
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Credete sia finita la serata? Macchè, tanto ancora c’è da godere e immaginare, il Caffè d’Arte è grande quanto cielo e mare.

05 Febbraio 2016 - Giovanni BonarRIGO







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