FURCI
SICULO (Messina). Stamattina, presso il salone del Centro diurno, alla presenza
del Sindaco, Dott. Sebastiano Foti, dell’assessore alla Cultura Alessandro
Niosi e di alcune insegnanti, è stato realizzato un eccellente lavoro di gruppo
da parte dei ragazzi di alcune classi della scuola secondaria di Furci Siculo.
Il
primo cittadino ha aperto i lavori annunciando la prossima “Settimana della
Cultura”, costituita da una serie di manifestazioni che cominceranno il 25
Aprile e finiranno il primo di Maggio. Secondo Foti: “la cultura deve essere un
vanto importante che l’amministratore deve attenzionare, così come i servizi,
le opere pubbliche e le grandi cose”, poi passa a presentare il libro “Figlio
di Sicilia”, ricordando quanto l’autore sia stata in questi anni “persona
presente a 360° nel territorio nel ruolo giornalistico”, ricorda altresì che “passaggi
sul Comune di Furci, ci sono. Un libro che si vuole tuffare nel passato,
soprattutto nelle ultime decadi del secolo scorso, ripristinando quelli che
sono alcuni valori, intanto per non farli dimenticare, fra cui le antiche
tradizioni popolari e gli antichi mestieri e la vita paesana nei quartieri”.
Prende
dunque la parola l’autore del libro, il quale innanzitutto ringrazia le
insegnanti per aver preso così a cuore il suo romanzo di narrativa, iniziativa
che considera un vero e proprio “regalo” che gli è stato fatto come persona.
Descrive perciò i tratti fondanti del suo racconto, fra lavoro e difficoltà di
tutti i giorni, l’attenzione particolare posta nei confronti della “vita da
macellai”, ma anche del “custurèri”, il sarto, e “u scappàru”, il calzolaio.
Ricorda che nel libro si parla anche della disastrosa alluvione del 1985,
alluvione che provocò ingenti danni nel paese di Roccalumera.
Quando
a parlare è l’assessore Sandro Niosi, egli coglie l’occasione per sottolineare
l’interesse che sta riscuotendo da parte di varie scolaresche il “Museo del
Mare, sito nello stesso stabile.
Presto,
viene chiamata al microfono una delle studenti, la quale sottolinea
l’importanza dell’arricchimento culturale attraverso la scrittura e la lettura:
“Noi
alunni, attraverso la lettura di questo libro, abbiamo avuto l’opportunità di
capire e confrontarci con un periodo che non conoscevamo. Figlio di Sicilia, ci
ha colpito in modo particolare, perchè è riuscito a portarci in un’epoca che
non abbiamo vissuto. Siamo venuti a conoscenza del tipo di società che vi era e
abbiamo notato i cambiamenti che ha subìto la società”.
Seguiva
la recita della poesia (contenuta all’inizio del libro),“Stelle di Latta”,
mentre un’altra alunna l’accompagnava al pianoforte. Quindi, il lavoro dei
ragazzi con la lettura di alcuni brani del libro e si alternano nel ruolo di
narratori, rendendo bene l’atmosfera dei momenti descritti dal romanzo, sino ad
emozionare in modo particolare l’autore in silente ascolto. Ora stanno parlando
del lavoro in quel di Trapani, ora… della città del Boccavento.
Ma
la sorpresa più inaspettata che i ragazzi fanno è il loro video: in esso, si
sono fatti attori (coinvolgendo persino una macelleria), di una storia che
hanno letto ed interiorizzato a tal punto da riprodurla in scene di vita, dalla
madre che culla il bambino, alla ghiànca, al nonno campagnolo “padrone”, che a
tavola ordina e la moglie serve senza battere ciglio. Un vero e proprio
cortometraggio. Altri gruppi, intervengono con poesie e cartelloni con disegni colorati
nei quali la famiglia appare nella sua unità, nella sua solennità, il tutto affiancato
da foto del territorio, fra cui più d’una raffigurante la antica torre
saracena.
Ma
i ragazzi hanno preparato anche delle domande scritte da fare all’autore:
Perché
ha sentito il bisogno di raccontare la sua vita? Oppure: “Cosa vuol dire per
lei essere un figlio di Sicilia?, o ancora: Perché per lei è importante il
recupero delle antiche tradizioni siciliane? E ancora: Quanto tempo ha
impiegato per scrivere questo libro? E fra le altre: Perché ha deciso di
scrivere un libro autobiografico? …
Dopo
che l’autore, si rivolge ai vari gruppi di lavoro concludendo: “avete fatto
vostro un mio pensiero, realizzando lavoro che neanche io stesso avevo pensato!”,
conclude anche il primo cittadino: “Credo che abbiamo trascorso insieme un
momento interessante, nonché di arricchimento personale e culturale. Da questo,
nasce l’augurio, l’auspicio che possiate sempre interessarvi a queste cose.
Impegnarvi a leggere ma anche a scrivere.
Coglie
l’occasione così per ricordare l’impegno che il Comune di Furci ha profuso in
questi anni: “l’anno scorso il 19 di Dicembre, si è concluso il “Premio
Nazionale di Poesia e di Cultura e di Scrittura”, ed annuncia nuove iniziative
per quest’anno per i giovani.
L’applauso
finale chiude la magnifica mattinata nella sua interezza. Dal libro che ritrova
e fa rivivere la società di qualche decennio fa, un lavoro di coinvolgimento
dei ragazzi, un sindaco ed un assessore sensibili e partecipi pur nelle
ristrettezze economiche del momento, sottolineando l’importanza della Cultura,
quale tramite anche prospettiva di un più florido e consapevole futuro
generazionale.
-
Giovanni
Bonarrigo – 14 Aprile 2016
Nessun commento:
Posta un commento