lunedì 25 gennaio 2016

“FIGLIO DI SICILIA” AL CAFFE’ D’ARTE: SPERO CHE FARA’ LA PROPRIA PARTE




Una pubblicità in onda in questo periodo sui mass media nazionali, recita all’incirca in coda al suo slogan: “…e adesso che stai scrivendo la tua storia, ti chiederai: ci sarà qualcuno interessato a leggerla?”.
Venerdì 29 Gennaio, a Santa Teresa di Riva presso il Caffè d’Arte, (dalle 18:00 alle 21:00), fra le altre interessanti esibizioni, avrà luogo la presentazione ufficiale del mio libro. Un libro che, spero, mi aprirà ad un nuovo ciclo di esperienze. Se infatti è vero che non sono nuovo nell’ambito del web né della carta stampata (grazie ad un mensile locale che ospitò alcuni miei articoli per un paio d’annetti), è altrettanto vero che come scrittore sono alla primissima esperienza. “Figlio di Sicilia, racconti di uomini ed eroi”, questo il titolo del romanzo, attraverso il percorso abbastanza variegato di un personaggio, sosterà all’interno di accadimenti storici realmente verificatisi, sia nel comprensorio jonico, sia nel trapanese ed oltre che in qualche parte d’Italia.
Orgogliosamente, non voglio tacere il fatto che, già alcune persone lo hanno letto e, fra questi, senza citare la fonte voglio riportare qui un commento: “Ho letto con attenzione  e commozione il tuo libro. Molto spesso mi è sembrato di passare dalle pagine del testo ai luoghi e storie che hai rappresentato con una forza evocativa potente.  Attendo di leggere con uguale piacere il tuo prossimo lavoro. Complimenti.”.
La sera di Venerdì, mi ha promesso di essere presente anche lo storico nizzardo Carlo Gregorio, che è giusto ricordare, ha firmato la prefazione del romanzo. Ma sin da adesso, ringrazio anche la Presidente del Caffè d’Arte, Melina Patanè ed i suoi collaboratori che tanto stanno facendo per far crescere i talenti del territorio jonico messinese, offrendo nel contempo serate di intrattenimento assolutamente piacevoli per il corpo e per lo spirito.
Spero che altri ed altri ancora abbiano voglia di leggere questi miei “Racconti di uomini ed eroi”. Si, uomini qualunque ma eroi in mezzo alla gente proprio quando accade qualcosa di veramente cruento e inaspettato in paese. Come una alluvione tristemente memorabile. Spero che qualcuno interessi anche sapere come svolgeva il proprio mestiere “U custurèri, il sarto di una volta; U Babbèri, U scarpàru, U ghianchèri, perché anche di loro vi racconto. E di seguito ripercorrerete qualche momento vissuto magari anche da voi stessi, in queste pagine. Momenti di fede cristiana e di emozione. Arrivederci a presto!

25 Gennaio 2016 - Giovanni BonarRIGO

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