ROCCALUMERA (Messina). Accanto
all’Orfanotrofio Sant’Antonio di Padova, non solo una mensa per i bisognosi ma
un punto di aggregazione e condivisione in crescita. La mensa sarebbe aperta il
Martedì, il Giovedì e il Sabato, ma ultimamente (grazie all’Associazione “E…
Berta filava”, anche di Domenica.
Man mano che le foto dei
manicaretti cucinati dalle volontarie e volontari vengono pubblicate su
Facebook, nuove ditte si aggiungono alla lista di coloro che donano qualcosa. Fra
queste ditte: “il Ponte”, la pescheria “Miano”, e per il pane, Guarnera di
Roccalumera. Per non contare le massaie che, come oggi a pranzo, hanno portato
alcune ottime torte fatte in casa.
La frittata è una specialità
da gustare di Teresa, la quale sbuccia le patate, prepara i carciofi, sbatte le
uova, mentre altre amiche preparano la carne di maiale al sugo. U peti i
maiali. I totani al sugo, ma non manca l’insalata, persino la macedonia di
frutta, senza alcolici dentro perché alla mensa vengono a mangiare famiglie con
bambini al seguito.
Lo scrivente-ospite, non
essendo svelto come i volontari, risulta impacciato, quasi come un “elefante in
una cristalleria”. Ma ecco arrivare il momento di preparare i vassoi. Mi
intrattengo alcuni minuti con uno degli ospiti anziani, che mi racconta di
quando lavorava e viveva al nord, di quando era giovane… e bello. Un altro
commensale mi riconosce, scambiamo due battute. Scatto qualche foto, ma, per la
privacy, sono soprattutto pietanze e
sala da pranzo ad essere immortalati. Ma è già tempo di dare una piccola mano a
servire ai tavoli. Non molti gli ospiti oggi. Vengono serviti loro insieme: Pasta al sugo,
secondo e contorno.
I bicchieri di macedonia li
porto in una teglia ma a servirli ai tavoli è lo svelto ed esperto Franco. Poi arriva
anche torta al cioccolato e alla panna ed infine, mangiamo anche noi, con
soddisfazione, scambiando quattro chiacchere amichevoli e tanti sorrisi.
Gli ospiti ringraziano, poi,
ad uno ad uno vanno via. Ci salutiamo. Ora è tempo di sparecchiare, le donne (e
che valide donne), lavano le pentole, le posate, mentre qualcuno dei volontari
è già andato via perché a casa lo aspettano ospiti. “Torna quando vuoi”, mi
dice un’amica, mentre saluto andandomene e ringraziando per tutto.
10 Gennaio 2016
Giovanni BonarRIGO
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