martedì 12 gennaio 2016

ROCCALUMERA. LA CONDOTTA FOGNARIA, IN POCHE PAROLE



Prima di parlare ad esempio di “correnti galvaniche”, mi preme fare una piccola esemplificazione sull’articolo intitolato “Roccalumera. La condotta fognaria, i tubi di troppo pieno e tanto altro”.

Leggendo tale articolo, avrete compreso (se già non ne eravate a conoscenza), che le vasche poste da nord (Nizza) a sud (Furci), sul lungomare di Roccalumera, si trovano rispettivamente: 
1) in prossimità di via Caminiti “C” (sul marciapiedi lato mare); 
2) in prossimità di piazza dei Carabinieri (sul marciapiedi e strada lato monte - foto a lato); 
3) in prossimità di via Rombes, marciapiedi lato monte (di fronte al ristorante “U Paloccu” - foto in basso); 
4) in via Amerigo Vespucci, marciapiedi lato monte, zona recintata con la rete Orsogrill).

In quest’ultima zona, oltre alla appena menzionata vasca dalla quale i liquami vengono pompati al depuratore, troviamo, pochi metri più in là (esattamente accanto alla passerella), è sita la vasca dove giunge la fogna depurata e dalla quale partono i tubi della condotta sottomarina che scarica al largo.

Abbiamo detto che da ognuna delle vasche esce un tubo di troppo pieno. Ricordiamo a cosa serve: esso è indispensabile, (come in qualsiasi lavandino o vasca da bagno), per impedire che, qualora la fogna per un qualsiasi guasto che interrompa il pompaggio verso la prossima vasca, si riempia sino a far esplodere le botole sui marciapiedi e sulla strada. Chiaro è che i tubi (nel periodo che intercorre fra il guasto e la sua riparazione), scaricheranno temporaneamente sulla spiaggia.

Come impedire che avvengano flussi di fogna sulla spiaggia? Soprattutto in estate, quando su questa si riversano migliaia di turisti bagnati fra cui bambini? Proprio cinque o sei anni fa, la passata amministrazione (come abbiamo detto), provvedette, oltre alla sostituzione di alcune pompe di sollevamento, anche all’installazione di un moderno sistema di allarme che in tempo reale avverte l’amministratore che a sua volta chiama la ditta preposta alla manutenzione. E piuttosto ovvio che, più tardi l’amministratore tiene conto dell’allarme “SMS”, e più a lungo si protrarrà il maleodorante flusso fognario con inoltre possibili ulteriori danni all’impianto stesso.

Qualcuno, a questo punto si chiederà: come mai la fogna scorre sempre più spesso sulla famigerata via Amerigo Vespucci, raggiungendo lungomare e spiaggia? In questo caso, ci troviamo di fronte ad un vetusto impianto fatto male. Infatti, le caditoie, poste ai margini della via, raccogliendo le acque piovane le convogliano attraverso piccoli tubi in pozzetti nei quali dovrebbe scorrere solo liquame fognario. 

Dato il terriccio, raramente asportato per mancanza di interventi programmati, ad intasare la conduttura fognaria non è solo una quantità di liquidi spropositata, ma anche tanta sporcizia che, ottura i tubi e fa fuoriuscire fogna mista ad acqua dalle botole. Da ciò, i già detti fiumi di fogna sulla via.
Se poi aggiungiamo il fatto che l’amministrazione precedente a questa, nel sostituire le pompe, si accorse che (causa correnti galvaniche), il tubo fognario era “spaccato” e ne sostituirono una tratta che va dall’altezza della passerella sin quasi al residence “Le Trocadero”, con un tubo in PVC corrugato, (resistente, sia alle alte pressioni che alla carica batterica, è facile intuire come il restante tubo in ferro marcio, debba essere anch’esso sostituto sino al depuratore.
Ma rimarrebbe comunque un altro grosso problema, ossia l’intreccio di tubi e pozzetti fognari con quelli asserviti alle acque piovane. Cosa serve? Serve un nuovo progetto dal quale ottenere un nuovo finanziamento affinchè, non solo sulla via Vespucci, ma dovunque si ritiene ce ne sia bisogno, (e tanti sono stati gli sversamenti e la puzza in giro per il paese), si possa innanzitutto intervenire separando le due condotte (acque bianche dalle acque nere), e nel contempo installare i già detti tubi in PVC corrugato (foto a lato) e di maggior sezione. Infatti, gli attuali risalgono alle amministrazioni Saitta, quindi a più di trent’anni fa. È quindi facile dire, che ciò deve essere fatto in tempi brevi.

Un dettaglio lo meritano gli sversamenti di fogna sul torrente di questi ultimi mesi. Pare sia una soluzione tampone a quanto appena detto sopra. Ebbene, far scorrere i liquami (seppure depurati) non è uno spettacolo per la vista, tento più se si pensa che la precedente amministrazione, ben conscia dei tempi bibilici necessari per un finanziamento che permettesse la sostituzione dei tubi e separasse le condotte, realizzo (07 Luglio 2010), una bypass in PVC corrugato sullo stesso torrente Pagliara.

Nulla stiamo aggiungendo a proposito del depuratore, sul quale sono recentemente stati ultimati i lavori di ammodernamento ed è stata aggiunta una ulteriore vasca. Tali lavori, è giusto ricordarlo, hanno si ridotto la puzza che rese la zona poco appetibile sin dagli anni ottanta, sia per i turisti che ovviamente per i residenti, ma per i già citati problemi di altra natura, rimangono disagi, malumori, cattive figure, conflitti, e pessima immagine per un paese a vocazione turistica.

NOTA. Correnti galvaniche: Piccole crepe, fessure, schegge di gelcoat saltate via, piccoli danni che possono sembrare insignificanti, ma che, a volte, non lo sono. 
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12 Gennaio 2016 – Giovanni geom. BonarRIGO

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