Ed eccoci in primavera,
eccoci giunti nella Settimana Santa della Pasqua cristiana: in questa occasione
non vi racconterò (come faccio di consueto), lo svolgimento di una piacevole
serata quale è stata quella del venerdì scorso, né nominerò i tanti
amici-artisti che l’hanno resa unica,
voglio piuttosto esprimere il mio più sincero augurio verso tutti, ma
proprio tutti coloro che ho incontrato in questi mesi nella sala del “Caffè
d’Arte” santateresino, e dai quali ho percepito innanzitutto umanità ed
espressione di vita vissuta.
Alcuni di voi si sono
espressi in modo toccante, emozionante, attraverso le rime ed i versi di una
poesia, altri hanno dato saggio del proprio talento suonando uno strumento
musicale: che questo fosse in talune occasioni una tastiera di una pianola o un
flauto traverso o una chitarra nelle mani di un Grande Maestro o la voce stessa
di un giovane, poco importa, ciò che importa è che lo abbiate fatto donandovi e
regalando serenità e nello stesso tempo bellezza. Che dire poi dei pittori e
degli scultori, che hanno inondato ora di sfolgorante colore impresso sulla
tela negli stili più differenti, ora di emozione plasmata in forma e materia, l’atmosfera
di ogni occasione d’incontro. Che dire ancora della cultura tangibile di uomini
e donne espressa attraverso i propri libri, gli scritti, le travolgenti storie?
Ebbene, io penso che non è
mai per caso se determinate persone si incontrano in un determinato posto in un
preciso “passaggio” della propria esistenza. Non è solo per coincidenza se si
intersecano percorsi di vita e di vissuto come fossero sentieri incrociati ad
uno stop che poi magari si allontanano in un viaggio lungo come una vita di
uomini. Penso altresì, che se tanto avete, abbiamo saputo dare di noi, ciò è
merito soprattutto di chi ci ha Creati, perché il vostro, il nostro unico vanto
sarà solo quello di aver saputo dire: “Si, io ci sono!”. Io ci sono, scrivente ora
davanti a questa tastiera di PC, ma nulla io sono senza di voi che mi permettete
di raccontarvi.
Immergersi all’interno dei
fatti, raccontare, elogiare e talvolta criticare o mettere sotto la lente
d’ingrandimento lo specifico accadimento, deve far parte (a parer mio), del DNA
di chi ha fatto la scelta di voler scrivere pur senza arrogarsi il titolo di
giornalista. Tanto meglio, è allora, se colui che “cunta” la cronaca del
proprio territorio riesce a coinvolgere il lettore, caso per caso. Riesce a rendere
visibile ad una platea sempre più grande ciò che un gruppo di talenti sa e vuole
esprimere in un ambiente tutto sommato circoscritto e di nicchia, come riesce
ad attenzionare (e contribuisce a risolvere) problematiche che solo determinate
istituzioni sono in grado di risolvere.
Dicevo al’inizio che siamo
entrati all’interno della Settimana Santa. La stiamo già vivendo come ieri la
Domenica delle Palme, e sarà forse anche una settimana di riflessione,
occasione di riconciliazione, di Auguri in famiglia come fra amici. Concludo dunque,
semplicemente augurando a voi lettori tutti una serena e Santa Pasqua di
resurrezione!
.
21 Marzo 2016 - Giovanni
BonarRIGO
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